racconti erotici sculacciate Un lungo pomeriggio
1422racconti erotici sculacciate Il chiassoso gruppo formato da tre coppie di giovani e due di quarantenni, aveva lasciato le auto, per fare due passi. Una delle ragazze indossava una minigonna vertiginosa ed era diventata l’argomento delle scherzose conversazioni. Quando le avevano chiesto di mostrare le mutande, lei si era messa a saltellare per far sobbalzare la gonna. Arrivati alla villetta dei loro amici, salutarono quelli si trovavano in giardino e chiesero dove fossero gli altri. Erano al primo piano e lì il gruppo dei nuovi arrivati si trovò di fronte una scena che potrebbe essere giudicata abbastanza inusuale, ma che a loro sembrò quasi normale. C’erano alcune persone che stavano osservando quanto avveniva su un divano, dove una giovane ragazza, con pantaloni e mutande abbassate, stava sulle ginocchia di un uomo che la sculacciava sonoramente. Dopo una breve interruzione per salutare, l’azione riprese e tutti rimasero in silenzio finché Claudia, la ragazza con la minigonna, commentò che non andava bene che tutti guardassero il culo di Caterina e nessuno il suo.Pierpaolo: – Claudia, se vuoi stare al centro dell’attenzione, non hai che da toglierti gonna e mutande e farti sculacciare. Mi offro volontario. –Claudia: – Che caro! Ti sacrificheresti per me? –Pierpaolo: – In cambio, mentre ti tengo sulle ginocchia, ti toccherei anche la passerina. –Claudia: – Ti accontenti di poco! –Pierpaolo: – Allora, affare fatto? –Claudia: – Certo! Io non parlo a vanvera. Ma prima vorrei sapere il perché di tutto questo. –Pasquale: – Con Caterina stiamo facendo una prova scientifica! Vogliamo vedere dopo quanti minuti, una sculacciata di media severità, comincia a diventare insopportabile. Pensavamo meno di cinque minuti e invece siamo quasi a sette e ancora non dà segno di insofferenza. –Claudia: – Ma a cosa serve sapere quanto può durare una sculacciata? –Pasquale: – Ad organizzare tornei a premi. Poi ti spiego, ora vediamo che succede. –Caterina stava cominciando ad agitarsi, il cronometro segnava otto minuti e mezzo.Pasquale: – Arriviamo a dieci? –Caterina: – Si, ma poi fermiamoci. –Pasquale: – Vedi Claudia, adesso sappiamo che possiamo organizzare sculacciate di dieci minuti e premiare, ad esempio: il culo più bello prima e dopo, la sculacciata migliore, le reazioni più belle e così via. Il tutto sia con turni eliminatori con due sculacciate in parallelo che con esibizioni singole. –Claudia: – Ma ci sono abbastanza partecipanti? –Pasquale: – Fra le donne presenti stasera, abbiamo già raccolto diverse adesioni, un’altra potresti essere tu e poi abbiamo già un elenco di nomi a cui chiedere. Non faremo tutto in un giorno e credo che una volta iniziato, fra coloro che assisteranno, ci troveremo altre partecipanti. –Claudia: – racconti erotici incesto padre figlia Avete pensato a tutto! –Pierpaolo: – Adesso, però devi mantenere la parola data. –Immediatamente Claudia si tolse gonna e mutandine, sembrava non aspettasse altro che mostrare le proprie grazie, tanto pareva a suo agio seminuda. Pierpaolo si sistemò sul divano e lei si lasciò cadere sulle sue ginocchia; Pasquale fece partire il cronometro e diede il via.La sculacciata cominciò piuttosto blanda, come tutti si aspettavano il giovane pensava più a toccare il culo e il sesso che a colpire con forti sculaccioni, tanto che venne più volte incitato a fare sul serio. Anche Claudia, ad un certo punto disse che quella non sembrava neppure una sculacciata e Pierpaolo allora si concentrò sul dovere e prese a colpire con decisione. I dieci minuti passarono velocemente. Claudia confermò che una sculacciata come quella era sopportabile senza problemi, poi consigliò a Pierpaolo di andare in bagno a masturbarsi, tanto era visibilmente eccitato. Fra le risate di tutti, il gruppo scese riunendosi agli altri in giardino.Pasquale prese un quaderno e cominciò a scrivere quali gare avrebbero potuto far parte del torneo. Si cominciava con le sculacciate con le mani, che, come dai precedenti esperimenti, avrebbero dovuto durare al massimo dieci minuti. L’idea era quella di far esibire tutte le partecipanti per poi assegnare una serie di premi, dal culo più bello a quello più rosso e così via. Poi si sarebbe passati all’uso di strumenti leggeri, per prove individuali con penalità, gare a coppie o mini tornei.Man mano Pasquale che leggeva a voce alta le regole particolareggiate, le ragazze che avevano promesso di partecipare facevano domande e spesso la risposta era che occorreva fare una prova.Alessia: – Perché per ricevere i colpi con la racchetta da ping-pong dobbiamo stare in piedi, non sarebbe meglio sulle ginocchia, con il culo più rilassato? –Pasquale: – La gara consiste anche nel mantenere la posizione, comunque se vuoi qualche colpetto di prova, non hai che da toglierti le mutande. –Incoraggiata da applausi e commenti, la ragazza si abbassò i pantaloni e le mutande, Pasquale la guidò nella posizione piegata in avanti con le mani appoggiate sulle ginocchia. Partì un colpo molto forte e Alessia, per non perdere l’equilibrio, fece un passetto in avanti.Pasquale: – Vedi perché dovete stare in piedi? Se eravamo in gara ti saresti meritata una penalità. –Silvana: – Perché solo i maschi possono sculacciare? Vogliamo sculacciarci anche fra di noi! –Maurizio: – A patto che vi mettiate tutte nude, chi fa la sculacciata e chi la prende. –Silvana: – Mi pare di capire che in ogni caso finiremo per spogliarci, quindi va bene. –Pasquale: – Potremmo sorteggiare delle coppie che si sculacceranno a vicenda e la giuria dirà che è la più brava in posizione attiva chi la meglio come passiva. –– Proviamo! – disse Claudia rivolta a Silvana, la quale non se lo fece ripetere e presto le due giovani donne erano nude.Pasquale: – Tre minuti a testa, da ripetere due volte. Inizia Silvana con Claudia sulle ginocchia. –Silvana ci mise tutto l’impegno e la forza, ma sua sculacciata risultò piuttosto sguaiata, con colpi poco precisi e la mano non nella posizione giusta.Claudia: – Sei scarsa! Ora ti faccio vedere io come si fa su questo tuo bel culone. –Silvana: – Io non sono esperta, ma il mio culo è più facile da colpire, rispetto al tuo, così risecchito! –Una risata collettiva accompagnò il cambio di posizione fra le due amiche. Claudia colpiva molto meglio, qualcuno osservò che sembrava un uomo.Silvana: – Purtroppo devo ammettere che sei stata brava, ma io imparo presto. –In effetti il secondo turno di Silvana fu decisamente migliore del primo e Claudia si godette la sculacciata ritrovandosi con il culo ben arrossato.Claudia: – Va già meglio, complimenti. Ora però non ti faccio sconti. –Silvana: – Perché, prima ti sei trattenuta? –Claudia: – Un po’ si. –I colpi erano molto forti e insistevano a lungo sullo stesso punto, provocando movimenti delle chiappe e delle gambe e che evidentemente piacquero alla giuria. Alla fine Claudia fu giudicata migliore spanker e Silvana vinse come spankee. Un lungo applauso accompagnò le due donne mentre si rivestivano.Molte altre idee furono annotate da Pasquale nel suo quaderno e diverse prove vennero effettuate, con un susseguirsi di cui all’aria o nudità integrali. Era solo la fase di progettazione di una vera e propria olimpiade del soft spanking, che si sarebbe dipanata in più appuntamenti, ma quello fu davvero un lungo pomeriggio.
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